Lungo le colline delle Tenade e il Col Zanin – Premaor (TV)

Vi racconto un’altra splendida passeggiata nelle colline della nostra generosa pedemontana. Questa volta voglio accompagnarvi tra le Tenade e il Col Zanin a Premaor (TV). Si tratta di un itinerario collinare poco noto e poco frequentato nelle terre del Prosecco e del Cartizze, che garantisce quiete, solitudine e silenzio.

L’itinerario parte dalla Piazza degli Emigranti a Premaor, vicino alla più nota Follina (TV), e prosegue prima lungo via San Rocco e poi a destra lungo via Col Zanin. Percorrendo via Col Zanin si arriva in prossimità di alcune case e ad un incrocio. La strada cementata che sale a sinistra tra la folta vegetazione è la direzione da prendere. La strada sale subito decisamente nel bosco e in breve riporta allo scoperto e tra i vigneti.

Piazza Emigranti
Tra i filari

Si segue la strada cementata ancora per un tornante e poi la si abbandona poco prima di un gruppetto di case girando a gomito verso destra in mezzo ai filari. Si abbandona quasi subito anche questa strada per proseguire sempre dritti e fino al limitare del bosco. A questo punto, si deve salire lungo il sentierino nascosto che si immerge nella fitta vegetazione.

Sentierino nascosto

Si prosegue in salita lungo lo stretto sentiero nel bosco fino a sbucare fuori su un più largo sentiero sterrato e una radura recentemente arata.

La strada di sassi va seguita solo per pochi metri e abbandonata all’altezza di una sedia scavata nella roccia e prima che questa si allontani dalla cresta. Si deve salire, invece, a sinistra per un sentierino che ritorna ancora una volta in cresta.

Sentierino che risale in cresta

Avanzando lungo il sentierino nel bosco ci si imbatte in breve in una zona gradualmente più aperta e panoramica e in alcuni tradizionali caseggiati in pietra.

Tra vigne e prati fioriti
Panorama

A questo punto la parte più impegnativa della passeggiata è alle spalle. Da qui in poi la discesa si alternerà a qualche saliscendi in ambienti diversi che si susseguono piacevolmente.

Dopo aver tirato un po’ il fiato proseguite dritti e in discesa. Qui un ripido zig zag tra le vigne vi condurrà su una strada cementata. Seguitela e all’incrocio svoltate a sinistra.

In discesa tra le vigne
Strada de Le Tenade

Camminate baciati dal sole per circa una decina di minuti, quando, dopo un piccolo dosso e all’incrocio con una bella casa di recente costruzione, dovete girare a destra e rientrare nel bosco verso il Col Zanin.

Si rientra nel bosco

Incredibile quanto sia varia questa passeggiata. La continua alternanza di ambienti naturali fa letteralmente volare il tempo.

Superata anche questa parte nel bosco e circumnavigato il Col Zanin, si sbuca nuovamente su strada cementata. Va seguita a sinistra e in salita per un brevissimo tratto e abbandonata al tornante per seguire il sentiero sterrato tra i filari che conduce in breve in mezzo alle vigne di Villa Bellati (Gregoletto).

Scesi giù, per raggiungere la Villa e la sua caratteristica chiesetta si deve fare una breve deviazione verso sinistra.

Raggiunta la Villa, i suoi gelsi e la piccola chiesa, vale la pena riposarsi all’ombra degli alberi. La passeggiata a questo punto è praticamente finita.

Villa Bellati Gregoletto

Dopo essersi riposati all’ombra del gelsi, si può riprendere la strada sterrata, la stessa che avremmo intrapreso verso destra se non ci fossimo concessi questa piccola e doverosa visita.

Seguendo la strada per una decina di minuti ci si ritrova nuovamente nel piccolo centro di Premaor (TV).

Se vi piacciono le passeggiate collinari nella bella zona del Prosecco, allora non perdetevi l’anello del Verdiso che parte dal centro di Combai (TV).

SCHEDA

ACCESSO: da piazza degli Emigranti a Premaor (TV).

DIFFICOLTA’: (E) facile. Attenzione all’orientamento, l’assenza di segnaletica può far incorrere in errore.

DISLIVELLO: 250 m circa.

LUNGHEZZA: 7 km circa.

TEMPO DI PERCORRENZA: ore 2.30 circa.

PERIODO DELL’ANNO: passeggiata adatta a tutte le stagioni. Bellissima in primavera e autunno.

PUNTI DI APPOGGIO E RISTORO DOG FRIENDLY: nessuno lungo il percorso. A Premaor trovate il ristorante trattoria Cason.

PILLOLA CINOFILA:

L'amore, da solo, non basta. Nel rapporto con il cane ci vogliono tempo, pazienza, comprensione, empatia, autocritica.

Quando accogliamo un cane nella nostra vita, cucciolo o adulto che sia, abbiamo il dovere di provare ad immedesimarci nella sua condizione (essere strappato alla mamma e ai fratelli o portato via dal canile da persone semi-sconosciute può essere davvero destabilizzante); capire di che cosa ha bisogno e cosa cerca di dirci con il suo comportamento (il cane non parla, ma comunica e va osservato con attenzione e, a volte, è necessario studiare o farsi aiutare da un professionista); far emergere il suo carattere per capire chi è e cosa gli piace e cosa no e, se si capisce di sbagliare in qualcosa, correggere il tiro.

Sembra esagerato o faticoso? Allora meglio lasciar perdere. Così come nessuno è costretto ad avere figli, nessuno di noi è costretto ad avere un cane.

Vedo rapporti uomo-cane che assomigliano più ai lavori forzati che ad una relazione d'affetto e vedo proprietari che dicono di amare il cane, ma, di fatto, non lo conoscono, non sanno chi sia. E ancora, vedo proprietari che asseriscono di amare il cane, ma di non avere proprio tempo per lui e anche quando glielo dedicano sembra più l'ennesima incombenza della giornata che un piacere.

Nel rapporto con il cane sembriamo non accettare il rovescio della medaglia. Vogliamo prendere solo il meglio del rapporto, ma siamo poco inclini a dare. Vogliamo essere ascoltati, ma non ascoltiamo. Vogliamo coccolarlo sul divano, ma non uscire con lui in passeggiata due volte al giorno, tutti i giorni e con qualsiasi clima.

A volte essere un cane è davvero faticoso e frustrante, non credete? Ma, la maggior parte delle volte, non ce ne rendiamo conto e scambiamo l'apatia e la tristezza con la buona condotta e il carattere tranquillo, oppure la rabbia, il fastidio e la frustrazione con un cattivo carattere. Insomma, se qualcosa non va, non sembra mai esser colpa nostra, bensì del cane.

Amarlo, nella nostra testa, è più che sufficiente per non avere problemi né contrasti. Ma amare non dovrebbe fornirci l'alibi per non ammettere le nostre responsabilità. Ecco perché l'amore, da solo, non basta.

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