Dall’Isola dei Morti (Isola Verde) all’Oasi di Fontane Bianche – Moriago della Battaglia (TV)

Il nome “Isola dei Morti” non è casuale, quella che oggi è una splendida oasi verde lungo il fiume Piave è stata teatro dell’offensiva, nel 1918, della Battaglia della Vittoria guidata dagli Arditi. Durante questo scontro, che portò al concludersi della Grande Guerra, migliaia di giovani soldati sacrificarono la loro vita. Perciò, quella che al principio era definita Isola Verde, acquisì un nuovo nome, quello che tutt’oggi conserva in memoria dei diciannovenni Ragazzi del ’99.

Il luogo, come il suo nome originario ben descriveva, è rigoglioso e pieno di vita e passeggiare lungo i suoi viali alberati è rigenerante. Ed è proprio da qui che inizia la passeggiata verso la lussureggiante Oasi delle Fontane Bianche. Un vero paradiso, per noi e per i nostri cani. Credo sia, in assoluto, il posto preferito di Uma. Bosco rigoglioso e limpide acque gelate, cosa volere di più? Specie in primavera/estate, quando non si ha il tempo o la voglia di raggiungere le cime, ma si desidera fare due passi nel verde e nella frescura. Si tratta, comunque, di una passeggiata per tutte le stagioni. Perfetta sempre, soprattutto nei giorni infrasettimanali, è solo necessario prestare attenzione alle giornate più calde e afose perché il tratto che collega l’Isola dei Morti all’Oasi di Fontane Bianche è esposto al sole.

Ingresso Isola dei Morti

Lasciata l’auto nel grande parcheggio all’ingresso dell’Isola dei Morti, si inizia a camminare lungo il viale verso il monumento ai Morti del Piave e la Piazza Ragazzi del ’99. Dal viale centrale si diramano altri viali, voi potete seguirne uno qualsiasi verso sinistra. Confluirete in un largo sentiero tra i campi coltivati. Dovete seguirlo linearmente fino alle porte dell’Oasi di Fontane Bianche.

Verso l’Oasi di Fontane Bianche

Arrivati a Fontane Bianche vi ritroverete ad un bivio, al quale dovete andare verso destra, per ritrovarvi in uno dei miei punti preferiti, una piccola spiaggia erbosa sul Piave. Una vera oasi di relax e bellezza.

Oasi Fontane Bianche
Oasi Fontane Bianche

Potete proseguire l’itinerario dell’Oasi seguendo il sentierino lungo il fiume.

Oasi Fontane Bianche

Seguite la direzione del Piave e le indicazioni del percorso. Vi consiglio, se avete tempo, di avventurarvi per le deviazioni proposte, in particolare verso Cala delle Volpere (verso la fine), la mia zona preferita. Anche l’aula nel bosco vi piacerà. Tranquilli, non vi perderete, sarete sempre in grado di ricongiungervi all’anello principale. Saprete che è quasi concluso, quando sbucherete su un ampio prato alla cui destra c’è l’ingresso principale dell’Oasi. Proseguite per il prato e poi oltre tenendo la destra.

Oasi Fontane Bianche

Vi troverete in breve al primo bivio e al sentiero che vi ricondurrà, per la stessa via dell’andata, all’Isola dei Morti attraverso i campi. Se siete fortunati, troverete il bar aperto per ristorarvi prima di risalire in auto.

Bella e affatto faticosa questa passeggiata vero? Credo che troverete più che piacevole anche il piccolo anello del Collalto sui Colli Ezzelini. Non troverete la stessa quantità d’acqua, ma una facile e rilassante passeggiata nel verde quello si!

 

SCHEDA

ACCESSO: dal parcheggio dell’Isola dei Morti a Moriago della Battaglia (TV)

DIFFICOLTA’: (T) facile.

DISLIVELLO: praticamente assente.

LUNGHEZZA: 8 km circa.

TEMPO DI PERCORRENZA: 3 ore circa.

PERIODO DELL’ANNO: adatta a tutte le stagioni. Attenzione alle giornate più calde e afose.

PUNTI DI APPOGGIO E RISTORO DOG FRIENDLY: il bar all’aperto dell’Isola dei Morti (non testato da me e Uma).

PILLOLA CINOFILA: molti proprietari si chiedono quanto dovrebbe durare la passeggiata giornaliera con il cane. Partendo dal presupposto (purtroppo non sempre scontato) che portare a spasso il cane dovrebbe essere un piacere e non un dovere, un cane adulto ha bisogno di trascorrere in movimento almeno un'ora al giorno e fare esperienze in linea con le sue motivazioni. Questo significa che la passeggiata non dovrebbe limitarsi all'espletamento dei bisogni fisiologici di cacca e pipì intorno al quartiere, ma dovrebbe permettere al cane di soddisfare le sue esigenze perlustrative e motorie in ambienti non urbani, come ad esempio prati e boschi, cioè in ambienti naturali ricchi di stimoli olfattivi.

 

 

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